Green tires: amare lo sport è proteggere il territorio che lo ospita

21 Febbraio 2024

Un messaggio che significa prima di tutto continuità ad un progetto e che dietro alla parola “sensibilità” ci mette pure quella molto più importante come “rispetto”. Termine mai così ideale quando si parla di un territorio che Unesco ha scelto di eleggere a patrimonio dell’umanità. Prerogativa a cui alla Cinzano Rally tengono in modo particolare tanto che è iniziativa ormai stabile al Rally Regione Piemonte ma anche in quello che molti definiscono “il figlio minore” che da un paio di stagioni ha assunto il nome di Santo Stefano Belbo che è il paese che lo ospita.
La sostenibilità ambientale quindi al centro del progetto che dimostra quanto sia fattibile far convivere il motorsport con la valorizzazione e il rispetto per l’ambiente. Partendo proprio da chi lo sport dei rally lo ama e lo pratica e che nelle precedenti edizioni di questa iniziativa non ha avuto nessuna difficoltà a dimostrare quanto sia semplice alla fine cercare di aver cura del mondo in cui si vive.
Anche in questa edizione quindi equipaggi, assistenze e sportivi al seguito verranno invitati a conferire in appositi contenitori per la racconta differenziata posizionati nei parchi assistenza tutti i rifiuti prodotti. Chi somministrerà cibi e bevande all’interno del parco assistenza lo farà utilizzando materiale riciclato e biodegradabile. Nel contempo è partita la campagna di sensibilizzazione rivolta all’universo sportivo che verosimilmente prenderà d’assalto le zone interessate al passaggio delle prove speciali. Ma “Green Tires” progetto finanziato il primo anno dalla Fondazione Crc e ora sostenuta dal Consorzio dell’Asti , Confartigianato e Proglio Automobili diventa un segno distintivo dell’unione fra sport e sostenibilità anche attraverso la consegna della piante tartufigene (in tre anni ne sono state consegnate oltre 250) ai sindaci dei luoghi interessati al passaggio del rally piantati nei punti più rappresentativi di ogni paese. Un gesto simbolico che vuole significare l’attenzione dell’ambiente rally verso il territorio ma che al tempo stesso si trasforma in una opportunità per diminuire l’impatto di CO2 nel giorno della gara. È importante sapere che queste piante, raggiunta la loro massima maturazione, saranno capaci di assorbire emissioni pari a 35mila chilometri percorsi dalle auto. La dimostrazione di quanto la valorizzazione di un evento sportivo di grande richiamo unisca il suo messaggio verso il rispetto per il territorio che lo ospita.